Descrizione

Min/Max è uno dei primi metodi di riapprovvigionamento automatizzato che viene ora utilizzato in quasi tutti i software di inventario presenti sul mercato. Le sue origini possono essere fatte risalire al XIX secolo; è stato sviluppato come un metodo visivo in cui era possibile vedere fisicamente la quantità di stock in un contenitore di dimensioni adeguate.

L’idea principale era che una volta che lo stock raggiungeva un certo punto, questo avrebbe attivato un riapprovvigionamento, che avrebbe riportato il contenitore ai suoi livelli massimi, senza la necessità di contare mai l’esatta quantità di stock contenuta al suo interno. Da allora, questo metodo piuttosto antico di automazione delle varianti è diventato sempre più popolare ed è ora utilizzato in varie forme da quasi tutte le aziende moderne.

L’approccio si basa su due condizioni: inizialmente iniziamo tracciando il livello di stock attuale - che è tipicamente la somma dello stock disponibile, più lo stock in ordine per ogni singolo SKU. Quindi, quando lo stock totale raggiunge un valore minimo, il sistema avvisa automaticamente l’utente e viene effettuato un successivo riordino mirato a un livello massimo di stock totale specifico.

Pertanto, possiamo dire che il principale vantaggio di un approccio Min/Max è la sua semplicità. Tuttavia, non lasciarti ingannare: scegliere i livelli per un approccio Min/Max è tutt’altro che semplice… Ed è qui che possono nascondersi le insidie! Se i tempi di consegna fossero immediati, nella realtà la maggior parte delle aziende ridurrebbe i minimi a un solo pezzo, al fine di risparmiare costi di stoccaggio. Tuttavia, nella realtà, più lungo diventa il tempo di consegna, più alto deve essere il Min, al fine di tener conto del ritardo nella consegna.

Vale la pena tenere presente che uno dei presupposti fondamentali di un concetto Min/Max è che l’ambiente sia statico, con domanda e tempi di consegna costanti. Ovviamente sappiamo che questo è lontano dalla realtà, poiché i tempi di consegna possono essere prolungati o la domanda può essere maggiore o minore rispetto alle previsioni iniziali. Tutti questi fattori possono potenzialmente portare a una mancanza di stock.

Naturalmente, i dirigenti aziendali ne sono consapevoli e adattano i minimi in base all’incertezza che hanno nella loro attività e all’importanza relativa del prodotto. Tipicamente, può essere applicato un approccio di Analisi ABC simile a quello discusso in un episodio precedente, con i prodotti A che hanno minimi più alti e una maggiore margine di sicurezza. Quindi, sebbene sia allettante per la sua semplicità, la sfida del mondo Min/Max è che i presupposti sottostanti di un mondo statico e costante possono dare una falsa sensazione di sicurezza.

In conclusione, poiché ogni singolo SKU ha le sue caratteristiche economiche come MOQs, lotti di produzione e costi di gestione - oltre a fattori non sensibili al prezzo come date di scadenza e stagionalità -, ci sono molti fattori che devono essere combinati per ottenere dei livelli Min/Max razionali. Tutto ciò può essere adeguatamente considerato solo attraverso un approccio dinamico, che viene costantemente perfezionato in base alle ultime informazioni.

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